F.A.Q

Sui i nostri Servizi

01.

In cosa consiste una nostra consulenza?

02.

Di cosa ci occupiamo con l'elaborazione delle buste paghe e contributi?

03.

Gestione, controllo e news informative

Si prevede l’invio di news informative costanti, soprattutto via mail o attraverso il sito dello studio, relative a novità introdotte dal legislatore in materia di lavoro, anche di natura regionale, in merito ad incentivi, forme contrattuali innovative, scadenze contrattuali, sentenze in materia di lavoro, garantendo, inoltre, la gestione ed il controllo delle procedure di elaborazione paghe-contributi, ai fini di una corretta applicazione delle normative in materia e del loro costante aggiornamento.

04.

Come avviene la gestione e amministrazione del personale?

05.

Attività di formazione e sicurezza sui luoghi di lavoro

Stiamo lavorando per voi!

Sarà presto disponibile anche la formazione per la sicurezza per tutti i vostri dipendenti, rimani connesso per scoprire le nuove novità!

Hai delle domande?

F.A.Q

Il consulente del lavoro: cosa fa e quando rivolgersi ad una consulenza del lavoro

 

01. Consulente del lavoro: cosa fa?

Il consulente del lavoro è un professionista dell’ambito giuridico-economico, con competenze verticali in diritto del lavoro e gestione del personale.

Generalmente il consulente del lavoro è un libero professionista, che lavora quindi come un privato, insieme ad altri professionisti in uno studio associato di consulenza del lavoro, offrendo i propri servizi ad imprese, organizzazioni, enti e, con frequenza minore, anche a privati, liberi professionisti in altri settori e lavoratori dipendenti.

 

02. Come si diventa consulente del lavoro?

Il percorso formativo per diventare consulente del lavoro si divide sostanzialmente in 3 passaggi, tutti fondamentali per acquisire i titoli di studio e le competenze necessarie a svolgere questa professione.

Ecco quali sono:

  • titolo di studio universitario (laurea triennale o quinquennale)
  • praticantato ed esame di stato
  • iscrizione all’albo professionale dei consulenti del lavoro

Così come gli altri lavoratori che esercitano la libera professione e risultano regolarmente iscritti agli ordini professionali, il consulente del lavoro è tenuto ad osservare l’obbligo della Formazione Continua.

La formazione e l’auto-aggiornamento, oltre ad essere obbligatori per legge e a determinare il conseguimento dei crediti formativi necessari all’esercizio della professione, sono anche indispensabili per offrire ai propri clienti un servizio di qualità.

Come vediamo quindi il percorso per diventare consulente del lavoro richiede necessariamente il conseguimento di una laurea, benché non specialistica, e successivamente un periodo di praticantato o tirocinio, nonché il sostenimento di un esame di stato per la relativa abilitazione ed iscrizione all’albo e un lavoro di costante formazione e aggiornamento sui cambiamenti legislativi continuamente in atto nella giurisprudenza italiana, soprattutto quando si parla di un ambito variegato come il diritto del lavoro.

03. Quali mansioni svolge il consulente del lavoro?

Un consulente del lavoro sostanzialmente affianca aziende, enti e organizzazioni nella gestione del personale per quanto riguarda gli aspetti economici, assicurativi e previdenziali, nel rispetto delle normative vigenti in materia di lavoro.

Le sue mansioni, nello specifico, riguardano:

  • la gestione di tutte le fasi di definizione, evoluzione e anche cessazione di un rapporto di lavoro subordinato o parasubordinato, da tutti i punti di vista sopra elencati (giuridici, sociali, assicurativi e finanziari).
  • la consulenza tecnica in materia di lavoro, per quanto riguarda la stipula di contratti, convenzioni etc. e la gestione dei rapporti aziendali.
  • l’inquadramento dell’azienda e dei suoi dipendenti per quanto riguarda l’iscrizione agli Istituti previdenziali e assicurativi.
  • la gestione dei rapporti e delle comunicazioni con detti enti di previdenza sociale e assicurativa, INPS, INAIL, con i sindacati e i Centri per l’Impiego.
  • la consulenza tecnica in fase di contenzioso, laddove fosse necessario, in merito a problematiche relative ad ispezioni, ricorsi, controversie collettive o individuali.
  • la consulenza tecnica di parte o di ufficio, in assistenza del Giudice o di una delle parti in causa, in sede di conflitto processuale.
  • la gestione di crisi d’impresa.

Accanto a queste mansioni generiche, che riguardano ciò che un consulente del lavoro può fare, troviamo i compiti più specifici, che fanno parte delle incombenze quotidiane di un consulente del lavoro che opera per un’azienda o come libero professionista.

Mansioni del consulente del lavoro per aziende
Tra i compiti che quotidianamente un consulente del lavoro assolve per un’azienda troviamo:

  • Elaborazione buste paga e contributi mensili in base ai contratti collettivi e individuali, previa conoscenza della normativa vigente e del funzionamento degli appositi software per l’elaborazione dei cedolini.
  • Redazione dei contratti di lavoro tra azienda e dipendente, tenendo presente le normative vigenti.
  • Iscrizione dei dipendenti agli istituti previdenziali (come l’INPS) e assolvimento di altri adempimenti previdenziali e assicurativi, sia mensili che annuali, come ad esempio la comunicazione di infortuni, malattia, maternità, cassa integrazione.
  • Elaborazione CU (Certificazione Unica) per ciascun dipendente, che l’azienda è obbligata a fornire per legge.
  • Registrazione di avviamenti e cessazioni di rapporti di lavoro ai Centri per l’Impiego.
  • Trasmissione telematica delle dichiarazioni fiscali.

Mansioni del consulente del lavoro in sede di contenzioso
Quando invece il consulente del lavoro viene chiamato in qualità di tecnico di ufficio o di parte ad offrire una consulenza per il pubblico o per un privato, egli deve essere in grado di assistere il cliente, il Giudice o quali che siano le parti in conflitto, mettendo a disposizione il proprio bagaglio di conoscenze tecniche:

  • Assistendo il cliente in sede di contenzioso presso gli uffici e le commissioni previdenziali e dell’amministrazione finanziaria.
    rappresentando e assistendo l’azienda nelle vertenze extragiudiziali, ovvero conciliazioni e arbitrati.
  • Assistendo l’azienda nelle relazioni aziendali, controlli, convenzioni etc.

Altre mansioni del consulente del lavoro

Infine, il consulente del lavoro può svolgere anche funzioni in ambito di:

  • conciliazione e arbitrato delle controversie di lavoro
  • asseverazione della regolarità, da un punto di vista normativo, dei rapporti lavorativi esistenti tra datore di lavoro e lavoratore

Come si intuisce, la professione di consulente del lavoro abbraccia un ambito molto vasto ed abilita all’assolvimento di compiti anche molto diversi tra loro.

Per questo motivo, il portfolio di competenze di un consulente del lavoro deve essere abbastanza ampio da coprire ciascuna delle mansioni elencate.

Vediamo insieme quali sono le skill principali che un consulente di lavoro deve possedere ed acquisire durante il suo percorso professionale.

04. Perché conviene affidarsi a un consulente del lavoro?

In un mercato del lavoro difficile e complesso come quello attuale, affidarsi ad un consulente del lavoro è davvero di vitale importanza per una piccola e media impresa.

Anche se spesso viene sottovalutato, l’apporto di questo professionista è infatti fondamentale per tenere in ordine tutti gli aspetti legati alle assunzioni, ai contratti e alle buste paga dei propri dipendenti, evitando di incorrere in problematiche di vario genere.

Un consulente del lavoro può essere di grande aiuto nell’organizzazione aziendale, essendo un professionista specializzato proprio negli ambiti di diritto del lavoro e gestione del personale. I suoi compiti non si limitano all’elaborazione dei cedolini paga: il consulente è in grado di offrire il suo supporto in ottica, appunto, consulenziale, anche per tutto ciò che riguarda l’organizzazione dei ruoli e dei turni aziendali e le procedure interne.

Il suo apporto risulta quindi unico e specialistico rispetto a quello che possono fornire altri professionisti.

Aggiornamento professionale costante
Il consulente del lavoro è una figura professionale che, molto più di altre, è tenuta ad effettuare un aggiornamento costante sulle ultime evoluzioni in materia legale per tutto ciò che riguarda le continue riforme del mondo del lavoro.

Per poter lavorare per conto dei propri clienti, infatti, il consulente del lavoro è obbligato ad avere l’iscrizione all’albo e all’Ordine dei Consulenti del Lavoro.

L’Ordine, in qualità di organo che tutela sia i suoi iscritti che i destinatari finali dei loro servizi, è tenuto a verificare che i consulenti si tengano costantemente aggiornati frequentando appositi corsi di formazione: la frequenza di questi corsi è obbligatoria e si configura come requisito indispensabile per acquisire i crediti formativi che consentono al consulente di restare iscritto all’ordine.

La formazione costante imposta ai consulenti tutela quindi, in ultima analisi, il cliente finale, che avrà la garanzia di affidarsi ad un professionista sempre aggiornato su tutte le novità normative e procedurali.

I vantaggi di affidarsi ad un consulente
Affidarsi ad un consulente del lavoro comporta molti benefici per le aziende di ogni dimensione, dalle più piccole a conduzione familiare alle grandi imprese con centinaia di dipendenti.

I vantaggi riguardano, come dicevamo, non solo la sfera economica e contrattuale, ma anche aspetti legati all’organizzazione del lavoro e alla gestione delle risorse.

Vediamo quali sono i benefici principali che un consulente del lavoro può offrire:

  • Affidarsi ai servizi di un consulente del lavoro significa, per il titolare di un’impresa grande o piccola, o per chiunque ne fa le veci, potersi sgravare da una serie di compiti legati all’inquadramento dell’azienda e dei suoi dipendenti, alla gestione della burocrazia, di funzioni giuridiche, fiscali, amministrative etc., in modo da dedicarsi maggiormente al proprio lavoro e alle cose che contano davvero per mandare avanti la propria attività.
  • Un consulente del lavoro garantisce un supporto professionale sempre presente e aggiornato su tutte le tematiche inerenti il diritto amministrativo e del lavoro e gli obblighi che ne derivano, senza commettere errori o lasciare indietro qualcosa, con il rischio di incorrere in sanzioni.
  • Il consulente del lavoro si occupa direttamente della gestione delle comunicazioni con istituti come l’INPS, l’INAIL e i Centri per l’Impiego, liberando quindi il titolare dell’impresa o le risorse umane da questa ulteriore, spesso complessa, incombenza.
  • Da non sottovalutare è l’apporto consulenziale di questa figura professionale, che è tra le altre cose punto di riferimento in ambito giuslavoristico, in grado di consigliare soluzioni personalizzate, adatte alla specifica situazione di un’impresa in un determinato momento della storia aziendale.

Come abbiamo visto, i vantaggi sono davvero tanti che non c’è motivo di rinunciare ad affidare la propria azienda alle mani esperte di uno studio di consulenza del lavoro.

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